Perdere la Trebisonda
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“Cosa fai, dove stai andando? Mi pare che tu abbia perso la Trebisonda.” Beh, forse sì. Voglio dire, prima o poi capita, nella vita, di perdere l’orientamento, reale o intimo che sia. Succede a tutti. Importante, semmai, è saperlo ritrovare. Io l’ho fatto.
Ho ritrovato la Trebisonda
E ci sono pure andata: a Trebisonda, una città turca affacciata sul Mar Nero. In turco si chiama Trabzon, è 1.000 chilometri a Est di Istanbul e ha una storia antichissima: fu fondata dai greci nell’VIII secolo a.C. e sin dal tempo dell’impero romano fu un importante porto di collegamento tra Europa e Medio Oriente. Ora, l’idea del Mar Nero come luogo di scambi pare a noi, abituati a immagini aeree dei porti di Hong Kong e Singapore, una battuta di spirito: ma fino all’inizio dell’età moderna le traiettorie commerciali seguivano altre vie di terra e di mare. E molte passavano per Trabzon. La città fu uno di quei luoghi dove le storie si stratificano: qui arrivavano seta e lino da Est e mercanti veneziani e genovesi da Ovest, ci passò pure Marco Polo. Trebisonda costituiva un punto di riferimento visivo per le navi che arrivavano da Est o da Ovest, tra l’altro in quel tratto di costa piove parecchio e ci sono spesso nuvoloni bassi che giocano con la visibilità: era fondamentale stare attenti, scrutare bene con il cannocchiale e mettere a fuoco la città portuale, perché i vascelli che mancavano Trabzon rischiavano di naufragare lungo le coste circostanti. Perdere la Trebisonda era una faccenda seria, significava guai, perdite di soldi e di vite umane.
E oggi? Oggi Trebisonda è il porto principale della Turchia. Molte sono le navi che ci attraccano, in arrivo o dirette in Crimea o in Georgia: ma con gli strumenti moderni, si perde solo chi lo vuole. Chi invece non lo vuole si può godere una città ospitale in cui non ci sono grandi edifici storici o artistici ma dove si respira un’atmosfera alla mano, dove alla gente piace mangiare fuori, che sia un picnic sul prato o in uno dei tanti locali della città. I mercati di Trabzon sono allegri, colorati, pieni non più di seta e di lino ma di carote e olive, di detersivi e abiti, di scarpe e tabacco, di magliette e gingilli del Trabzonspor, l’amatissima squadra di calcio.
Non è nella lista dei luoghi imperdibili della Turchia, Trebisonda, così come non lo è il Mar Nero: ma se volete dare un’occhiata a un mare quasi chiuso e quasi dolce, se avete voglia di camminare per strade non abituate a vedere i turisti, passateci un paio di giorni. Scoprirete che laggiù la gente si avvicina agli stranieri per salutarli e per offrire una tazza di tè e poi fanno domande, in un inglese misto a turco misto a gesti: da dove vieni, come ti chiami, dove sei diretta, ti piace qui. Andateci, a Trebisonda, se volete incontrare schegge di storie e di vite.
NOTE PRATICHE
*** VISTO***
Per visitare la Turchia è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio (per soggiorni inferiori ai 90 giorni).
*** DOVE***
Trebisonda è situata sulla costa nord-orientale della Turchia ed è affacciata sul Mar Nero.
*** COME ***
A Trebisonda c’è l’aeroporto nazionale: potrete raggiungerla facendo scalo in uno dei due aeroporti internazionali di Istanbul. Le compagnie aeree che effettuano la tratta sono Turkish Airlines e Pegasus. È molto comodo raggiungere Trebisonda via terra, che potrete includere in un viaggio nella Turchia settentrionale o se siete diretti, in macchina o in autobus, in Georgia. Batumi, in Georgia, si trova a 200 chilometri. Le strade sono buone, i trasporti pubblici efficienti, così come anche i servizi di noleggio di autovetture.
*** CLIMA***
Trabzon ha un clima caldo e temperato e può essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno. Consiglio di evitare ottobre, il mese più piovoso; chi non ama il freddo dovrebbe anche scartare febbraio, che ha le temperature più basse. Tenete presente che è una città sempre piovosa, anche nei mesi estivi e in quelli considerati più “asciutti”.