Da Sesto Calende a Tornavento, un sentiero di acqua e fiori

ticino ciclabile

Non fare la solita strada, devia per l'avventura

Un percorso che ha l’acqua come denominatore comune: quella del fiume Ticino nella prima parte e quella del Canale Villoresi nella seconda. Scopri con il Geco le piccole deviazioni che si perdono nel bosco, le tracce della storia e trasforma in avventura una gita vicino a casa.
PERCHE’ LO CONSIGLIAMO? Perché è facile, pianeggiante, per la maggior parte chiuso al traffico; si può percorrerlo per intero (consigliata la bici) o farne solo una parte, ma soprattutto: si devia dal solito percorso per scoprire una traccia poco conosciuta che nasconde incredibili resti di archeologia industriale!

Da Sesto Calende alla diga del Panperduto

Parti da Sesto Calende e segui il fiume Ticino tenendo l’acqua alla tua destra. La tradizione sestese dice che il confine tra l’ampio bacino del Verbano e le più strette rive del Ticino sono i resti del pontile dell’Idroscalo, che durante la Seconda guerra mondiale fu utilizzato come aeroporto per gli idrovolanti. Lo storico pontile fu bombardato dagli alleati nel 1945, oggi è trasformato nel Parco Europa, nella frazione di Sant’Anna.

Segui la riva fino al Comune di Golasecca, dopo aver superato il ponte dell’autostrada A26, continua per circa 4 km fino alla chiusa di Porto della Torre. Svolta a sinistra sulla statale (via Canottieri), fino a un bar sulla sinistra e sulla destra un parcheggio da cui inizia una strada acciottolata che immette sulla pista ciclopedonale per Milano e Pavia. Seguila e in pochi minuti sarai alla diga del Panperduto, edifico storico di grande bellezza. Da qui ha inizio il canale industriale Villoresi.

Se  invece ti senti pronto a esplorare nuove vie ricche di storia, dopo il ponte dell’autostrada abbandona l’asfalto e prosegui nel bosco! Superato il ponte gira a sinistra sul sentiero che entra nel bosco con segnavia “Necropoli”. Siamo nell’area archeologica della civiltà di Golasecca, una popolazione dell’età del bronzo; seguendo le indicazioni è possibile vedere le antiche sepolture. Lungo il percorso si incontrano anche i resti di una singolare opera ottocentesca: l’Ipposidra, una ferrovia trainata da cavalli per il trasporto, via terra, delle barche che da Milano risalivano verso il Lago Maggiore. Non preoccuparti, prima del Panperduto ti ricongiungerai al percorso principale. Se vuoi lanciarti in questo intreccio di storia e natura, senza perderti nel groviglio di tracce del bosco, leggi qui l’intero percorso e scarica la traccia GPS

Dogana Austroungarica e Tornavento

Dal Panperduto prosegui fino alla diga di mattoni rossi. Noi ti consigliamo di imboccare la via sterrata al centro del canale: camminerai letteralmente in mezzo all’acqua fino al grande salto d’acqua di Vizzola Ticino, nei pressi della pista di prova Pirelli. (Se vuoi puoi cominciare il giro arrivando fin qui in macchina). Da qui non scendere sull’asfalto: segui invece il tratto sinistro del canale lungo un piacevolissimo sentiero che incrocia alcuni ponti di ferro costruiti nel 1883 della storica Società nazionale delle officine di Savigliano, la stessa che ha costruito il Ponte della Becca a Pavia e lo spettacolare ponte sull’Adda a Paderno. Prosegui fino al ponte da cui si incrociano più vie: dall’alto si vedono l’intrico dei canali, il fiume Ticino e le montagne all’orizzonte. Attraversando il ponte a arriverai al Centro parco ex Dogana Austroungarica. Se, invece, prosegui per pochi minuti lungo il canale (quello con la palizzata in legno dritto davanti a te), attraversa al primo piccolo ponte e risali la scalinata fino alla piazzetta di Tornavento, con un bellissimo panorama sulla valle del Ticino.

MANGIARE | BERE | DORMIRE

Puoi pernottare a: Sesto Calende, all’Ostello del Panperduto (attenzione, nel 2020 era chiuso per rinnovi, verifica prima!) e naturalmente nei dintorni presso alloggi privati

Puoi mangiare: a Sesto Calende (bar, ristoranti e pizzerie), all’Ostello del Pandperduto se è aperto (servizio bar), alla ex Dogana e a Tornavento (bar, panifici)

Acqua potabile: fontanelle per ricaricare le borracce a Sesto Calende, alla ex Dogana Austroungarica

 

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