Giulia

Colombia

Colombia avanti tutta Bogotà, il Parco Tayrona, le sculture di San Agustin, la Valle di Cocora Ci è molto piaciuta, la Colombia. Una nazione con una storia recente tragica e violenta ma che cerca con tutte le sue energie di dar vita a un presente e a un futuro fatto di colori, musica, arte, allegria, buon cibo, buena honda. E lo fa senza dimenticare il passato. ASCOLTA IL NOSTRO PODCAST SULLA COLOMBIA! È una nazione con una grande varietà: dalla Cordigliera delle Ande al mar dei Caraibi, dai fiumi lunghi migliaia di chilometri alle vallate verde smeraldo, si apre in paesaggi che lasciano addosso una grande sensazione di bellezza. Il paese è prevalentemente agricolo: viaggiando si attraversano campi e campi di […]

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mompos

Guatemala

Un mese in Guatemala Antigua, lago Atitlan, Rio Dulce Un mese in Guatemala. Terra di vulcani poderosi e di popolazioni Maya. Patria del quetzal, uccellino simbolo nazionale che ho visto riprodotto in murales, dipinti e banconote (che si chiamano proprio quetzal, un po’ come se da noi le lire del passato si fossero chiamate, chessò, capriolo o cinciallegra), ma non dal vivo, perché se ne sta nascosto tra il folto della giungla e per incontrarlo ci vogliono fortuna e pazienza. Terra di montagne e foreste tropicali, di laghi vulcanici di cui nessuno conosce la profondità (Atitlan) e di altri laghi vulcanici sacri e cosparsi di fiori (Chicabal). Terra bagnata da due oceani, il Pacifico e l’Atlantico. Terra dei fantomatici “bus

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Città del Messico

In 30 milioni nel cratere di un vulcano Città del Messico È a 2.000 metri di quota. La terra su cui poggia si muove e trema di continuo. È nel cratere di un vulcano e prima era un lago. Nel sottosuolo corrono 13 linee della metropolitana. E ci vivono 30 milioni di persone. Questa è Città del Messico. Una meravigliosa contraddizione vivente. Città del Messico è caotica e rumorosa, è un cavallo perennemente imbizzarrito e non si sa mai cosa capiterà dietro l’angolo. Per andare da una parte all’altra ci vogliono secoli e negli orari di punta si viaggia così stretti che è contro qualsiasi logica umana. Ma d’altronde la logica l’hanno inventata i greci, mica gli aztechi. La domenica

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Trans Asia Express

Trans-Asia Express da Istanbul a Teheran (Turchia e Iran) C’è un treno che il mercoledì sera parte da Istanbul e va in Iran.Parte dalla stazione di Haydarpasa, nel lato asiatico del Bosforo, e 3.000 chilometri dopo arriva a Teheran. Si chiama Trans-Asia Express e ci mette due giorni e mezzo, salvo ritardi. È un treno epico che attraversa città e campagne, passa per paesaggi di sabbia, vallate e laghetti, per campi gialli di girasoli, colline rosse e vette coperte di neve. Li attraversa con calma, perché dopo Ankara i binari diventano precari e richiedono attenzione. Per ore si va a 20 all’ora: di tanto in tanto si affiancano ragazzini che pedalano a tutta birra e fanno la gara a chi

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Birmania

Sorrisi birmani Tra Buddha dorati e villaggi di bambù (Myanmar) BIRMANIA, MYANMAR, Sud-Est asiatico. Un Paese di magica bellezza, di templi e pagode, di foreste e villaggi, di bambini sorridenti con le guance spalmate di thanaka, una pasta gialla amatissima dalla popolazione che purifica la pelle. Dove si incontrano foreste, autobus sgangherati, monaci, barche sottili e artigianato in ceralacca. Un popolo poverissimo, da decenni martoriato da un regime militare e repressivo, da incontrare e da sostenere. Lago Inle e dintorni: una zona da esplorare in barca, a piedi e in bicicletta. Vi si trovano villaggi, mercati, monasteri; le acque del lago sono percorse da pescatori acrobati e ospitano una grande varietà di avifauna Alla scoperta di Bagan, la capitale di

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Il re del silenzio

Il re del silenzio I pini loricati del Parco Nazionale del Pollino (Basilicata e Calabria) “Il pino loricato è un fossile vivente, coevo dei dinosauri, a cui somiglia per la corteccia a scaglie. È un albero dai tempi lentissimi, come obbedisse a cicli non più nostri (… ); si è rifugiato in luoghi impervi e ventosi, tra burrasche, gelo e petraie. Quando muore, perde la corteccia e appare bianco come marmo. Ma resta in piedi, re del silenzio, nobile monumento a se stesso.” (Pino Aprile) Basilicata, Italia meridionale. Una regione di monti che racchiude, con le sue forme e i suoi ritmi di vita, uno spazio e un tempo infiniti. Boschi e rocce, sfumature di verde e di grigio. Una regione

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Australia

Il rosso e l’Oceano Broome e Cape Leveque (Kimberly, Western Australia) La chiamano “la strada dei baobab“. “Strada” all’australiana: centinaia e centinaia di chilometri senza paesi né deviazioni; laggiù le distanze si misurano in giorni e non c’entrano nulla con gli spazi dell’Europa. Quando vedi i baobab lì per lì non ci credi, pensi che qualcuno ne abbia piantato uno o due per divertirsi: in fondo sono gli alberi dell’Africa, giusto? Ma l’Australia è l’isola delle sorprese della natura: assieme a wombat, kookabarra e melaleuca si trovano anche i baobab. Sono solo nella parte nord occidentale e ce ne sono a migliaia, alcuni hanno il tronco liscio e argentato, altri sono possenti e rugosi come i vecchi, altri ancora sono

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Storie di uva e di uomini

Vendemmia Quel 30% in meno Una storia di uva e di uomini tra Canton Ticino e Piemonte Forbici, guanti, cassette di plastica rossa. E filari. Filari lunghi che non si vede dove vadano a finire, filari che girano intorno al sole e alle colline. Alcuni salgono ripidi per le coste dei monti, altri trasformano il paesaggio in un gran mare verde e ondulato che quando si è in mezzo è un attimo perdere l’orientamento: da che parte è la cantina? Dove ho lasciato zaino e bottiglia dell’acqua? Ci sono filari di Merlot e di Chardonnay, di Sauvignon e di Solaris per fare il passito. Ci sono viti con acini smagriti perché cervi e cinghiali sono passati a smangiucchiarli e altre

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grapes, fruits, grapevine

Israele

I mercati di Israele Le migliori calorie che si possano immaginare. E mangiare Una volta ho compilato la mappa del mio Paese ideale, di una patria che congiungesse il meglio di quello che ho visto, mangiato, vissuto, condiviso. Il mio Paese d’invenzione avrebbe la vivacità culturale di Parigi, nevicate come sulle Alpi, ma non più di un paio di settimane all’anno, sarebbe allo stesso tempo di fronte al mare, avrebbe servizi efficienti come a Singapore, forme della religione chiassose come nei templi dell’India e abiti colorati come in Senegal. Di notte si alternerebbero i cieli d’Australia e quelli di Mongolia. Quanto alle colazioni, Israele. Israele, senza se e senza ma. Le migliori colazioni di tutti i miei viaggi. Per tradizione

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